Tendinopatie: entriamo nel pratico

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Nell’articolo precedente abbiamo analizzato gli aspetti che principalmente possono portare all’insorgenza di una tendinopatia; oggi invece ci addentreremo negli aspetti pratici di gestione e somministrazione dell’esercizio per poter ritornare al meglio all’attività sportiva.

Le due parole chiave nella riabilitazione di una tendinopatia sono:

-IRRITABILITA’

-TOLLERANZA AL CARICO

Con  IRRITABILITA’ indichiamo il tempo di durata dei sintomi dopo aver eseguito gli esercizi; è importante monitorare la possibile comparsa di dolore post seduta/esercizio , il quale non dovrebbe perdurare indicativamente più di 24H. Se ciò avviene siamo in una situazione di irritabilità e nella seduta successiva dovremo modificare e/o ridurre il carico.

Per TOLLERANZA AL CARICO invece indichiamo la capacità di sopportare il dolore durante la seduta stessa; sebbene questo valore sia molto soggettivo è consigliabile rimanere attorno ad un valore che non superi i “5” o “6” su un scala che va da 0 ( assenza di dolore) a 10 ( dolore massimo ).

Tenendo conto dei punti chiave sopracitati e stabilito l’obiettivo da raggiungere ( dal  tornare a giocare a pallavolo al semplice tornare a poter salire le scale senza dolore) la riabilitazione di una tendinopatia dovrebbe seguire una serie di step generali che ovviamente vanno adattati al paziente specifico e alla fase del problema.

FASE DELLA RIDUZIONE DEL DOLORE:

Il quadro clinico del paziente è caratterizzato dalla presenza di dolore evocato anche da attività a bassa intensità e per il quale è necessario modificare o sospendere le suddette; ad esempio un corridore con tendinopatia Achillea che compare appena inizia a correre potrebbe sostituire temporaneamente la corsa con un allenamento in bicicletta o nuoto.

In questa fase è utile eseguire degli esercizi in contrazione isometrica nel distretto interessato, essi hanno la capacità di ridurre il dolore ed in questa fase sono maggiormente tollerabili rispetto ad altri esercizi.

Sono suggerite 5 serie da 45″ di contrazione.

Esempio di esercizio isometrico per tendinopatia rotulea.

FASE DEL RECUPERO DELLA RESISTENZA E CAPACITA' DI CARICO:

Il paziente riesce ad eseguire attività di medio/bassa intensità per un certo periodo prima di avvertire dolore, in questo caso egli potrà continuare a svolgere l’attività cercando di monitorare i due parametri di IRRITABILITA’ e TOLLERANZA , nel frattempo inserire esercizi isotonici specifici per il distretto interessato, in modo da aumentare la capacità di carico del tendine e lavorare sulla resistenza.

Sono consigliati esercizi con un alto numero di ripetizioni 12/15 per 3 serie ed un carico progressivo fino ad arrivare al 40-60% del massimale.

Questi esercizi possono essere svolti anche tutti i giorni, per chi non è pratico all’utilizzo dei pesi è consigliabile partire senza sovraccarichi.

N.B. Spesso nella riabilitazione ci si accontenta di arrivare alla seconda fase, soprattutto se il paziente non ha una grossa richiesta fisica, è invece fondamentale proseguire con gli step se ci troviamo di fronte ad un paziente che ha come obiettivo il ritorno allo sport.

FASE DEL RECUPERO DELLA FORZA:

In questa fase il paziente potrebbe riuscire ad eseguire attività ad alta intensità, come il salto, ma comunque avvertire dolore. Gli esercizi di prima seppur utili potrebbero non essere abbastanza per stimolare il tendine ed il soggetto ad adattarsi ai carichi a cui è sottoposto durante l’attività svolta.

Per lavorare sul recupero della forza dovremo utilizzare carichi del 80/100 % del massimale ed un numero di ripetizioni di 6/8 per 4/5 serie.

E’ consigliabile svolgere questi esercizi 2/3 volte a settimana per dare il tempo alla struttura di recuperare.

FASE DEL RECUPERO DELLA POTENZA ED ELASTICITA':

In questa fase l’obiettivo è di ridare alla struttura muscolo-tendinea le capacità di elasticità e di sviluppo della potenza.

Verranno svolti esercizi alla massima velocità possibile con carichi del 40/60% del massimale, 3-5 ripetizioni per 4-6 serie; ed esercizi pliometrici come: atterraggi da diverse altezze e salti ad ostacoli su più direzioni per le tendinopatie degli arti inferiori; ricezione e lancio della palla medica o piegamenti esplosivi sulle braccia per tendinopatie degli arti superiori.

Esempio di esercizio pliometrico: Drop jump.

FASE DI RITORNO ALLO SPORT:

Dovranno essere reintrodotti gradualmente i gesti sportivi specifici che prima erano deficitari progredendo fino al completo ritorno in campo/attività completa.

Questo articolo non può sostituirsi ad una valutazione fisioterapica e conseguente scelta terapeutica, ma nasce come supporto informativo.

Bibliografia

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Progression Models in Resistance Training for Healthy Adults. Medicine & Science in Sports & Exercise. 2009;41(3):687-708.

Reiman MP, Lorenz DS. Integration of strength and conditioning principles into a rehabilitation program. Int J Sports Phys Ther. 2011;6(3):241–253.

Rio E, Kidgell D, Purdam C et al. Isometric exercise induces analgesia and reduces inhibition in patellar tendinopathy. Br J Sports Med. 2015;49(19):1277-1283. doi:10.1136/bjsports-2014-094386

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